Dopo aver trattato nell’articolo precedente la responsabilità fiscale dell’acquirente di un’azienda o di un ramo d’azienda (Asset deal), ci occupiamo oggi della responsabilità fiscale dell’acquirente di partecipazioni societarie (Share deal).
Diversamente da quanto previsto in caso di acquisto di un ramo d’azienda (o di un ramo d’azienda), nell’ordinamento tributario italiano non vi sono norme che limitino la responsabilità fiscale dell’acquirente di partecipazioni societarie.
Pertanto, con il trasferimento della titolarità delle quote (o azioni) dal venditore all’acquirente, verificandosi una successione universale dei rapporti attivi e passivi della società oggetto di acquisizione, l’acquirente si fa carico, indirettamente, di tutti i rischi attuali e potenziali (ove esistenti) relativi alla precedente gestione della società, tra cui anche quelli di natura fiscale.
La responsabilità fiscale dell’acquirente è limitata nel tempo?
La responsabilità fiscale dell’acquirente nell’ambito di uno Share deal ha tuttavia un limite temporale rappresentato dai periodi d’imposta ancora accertabili da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
A tal fine si ricorda che:
- per i periodi d’imposta precedenti quello in corso al 31 dicembre 2016, gli avvisi di accertamento devono essere notificati entro il 31 dicembre del quarto (quinto) anno successivo a quello nel quale è stata presentata la relativa dichiarazione (a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata, nel caso di omessa presentazione della dichiarazione);
- per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2016 ed i periodi d’imposta successivi, gli avvisi di accertamento devono essere notificati entro il 31 dicembre del quinto (sesto) anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata, nel caso di omessa presentazione della dichiarazione).
Quali sono gli strumenti negoziali e contrattuali per gestire il rischio fiscale derivante dall’acquisizione di una partecipazione?
Allo scopo di individuare ex ante i rischi di natura fiscale, cui si fa carico l’acquirente di una partecipazione societaria, e gestirli nell’ottica di tutela dell’acquirente nel caso in cui, successivamente alla sottoscrizione del contratto di cessione della partecipazione societaria, emerga una passività di natura fiscale, nell’ambito delle operazioni di M&A si suole utilizzare gli strumenti negoziali e contrattuali di seguito illustrati:
- Due diligence fiscale;
- Dichiarazioni e garanzie (“R&W”) e obblighi di indennizzo;
- Modalità di garanzia dell’indennizzo.
Si rinvia ad un successivo articolo la trattazione e la portata di tali strumenti negoziali e contrattuali.