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Dopo aver illustrato, nel precedente articolo, i metodi per la determinazione dei prezzi di libera concorrenza individuati dall’art. 4 del Decreto Ministeriale emanato il 14 maggio 2018 (di seguito anche “Decreto Ministeriale 2018”),  ci occupiamo oggi della scelta del metodo di Transfer Pricing.

Quali sono i metodi per la determinazione dei prezzi di libera concorrenza?

Il metodo per la determinazione dei prezzi di libera concorrenza sono i seguenti:

  • metodo del confronto di prezzo;
  • metodo del prezzo di rivendita;
  • metodo del costo maggiorato;
  • metodo del margine netto della transazione;
  • metodo transnazionale di ripartizione degli utili.

I primi tre metodi rientrano tra i cd. metodi “tradizionali”, gli ultimi due tra i metodi “reddituali”.

E’ possibile tuttavia, applicare un metodo diverso dai suddetti metodi, a condizione che nessuno di tali metodi possa essere applicato in modo affidabile e che il diverso metodo scelto produca un risultato coerente con quello che otterrebbero imprese indipendenti nel realizzare operazioni non controllate comparabili.

La scelta del metodo per la determinazione dei prezzi di libera concorrenza

Ai sensi dell’art. 5 del Decreto Ministeriale 2018, la valutazione circa il metodo più appropriato per la valutazione della conformità al principio di libera concorrenza dei prezzi di trasferimento deve essere effettuata transazione per transazione.  Tuttavia, nel caso in cui due o più transazioni siano tra loro strettamente legate da non poter essere valutate separatamente in modo affidabile, tali transazioni devono essere considerate unitariamente ai fini dell’analisi di comparabilità e dell’applicazione dei metodi di determinazione del prezzo.

I criteri da tenere in considerazione per la scelta metodo più appropriato per la valutazione della conformità al principio di libera concorrenza dei prezzi di trasferimento applicati sono i seguenti:

  • i punti di forza e di debolezza di ciascun metodo a seconda delle circostanze del caso;
  • l’adeguatezza del metodo in considerazione della natura e delle caratteristiche economicamente rilevanti dell’operazione controllata;
  • la disponibilità di informazioni affidabili, in particolare, in relazione a operazioni non controllate comparabili;
  • il grado di comparabilità tra l’operazione “controllata” e l’operazione “non controllata”, considerando anche l’affidabilità di eventuali rettifiche di comparabilità necessarie per eliminare gli effetti delle differenze tra le predette operazioni.

Nel caso in cui vi siano due o più metodi parimenti appropriati per la valutazione della conformità al principio di libera concorrenza dei prezzi di trasferimento applicati in una determinata transazione intercompany, il Decreto Ministeriale del 2018, in linea con quanto indicato dalla prassi OCSE, statuisce una preferenza per i metodi tradizionali e, fra questi, per il metodo del confronto del prezzo.

Da ultimo si segnale che, l’art. 7 del Decreto Ministeriale 2018, è prevista una procedura semplificata per la valorizzazione, in base al principio di libera concorrenza, delle transazioni aventi ad oggetto servizi a basso valore aggiunto (mark-up del 5% sulla totalità dei costi diretti e indiretti).

Sono considerati servizi a basso valore aggiunto i servizi che:

  • hanno natura di supporto;
  • non sono parte delle attività principali del gruppo multinazionale;
  • non richiedono l’uso di beni immateriali unici e di valore, e non contribuiscono alla creazione degli stessi;
  • non comportano l’assunzione o il controllo di un rischio significativo da parte del fornitore del servizio né generano in capo al medesimo l’insorgere di un tale rischio.

Non si considerano, in ogni caso, a basso valore aggiunto i servizi prestati a soggetti terzi indipendenti.

In tal caso, pertanto, la valutazione della conformità al principio di libera concorrenza dei prezzi di trasferimento applicati non avverrà applicando uno dei metodi precedentemente menzionati quanto verificando la correttezza della valorizzazione del servizio sulla base dei costi diretti e indiretti connessi alla fornitura del servizio stesso.

Pietro Cumpostu

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti si occupa prevalentemente di consulenza fiscale nazionale ed internazionale, Transfer Pricing, riorganizzazioni societarie e operazioni straordinarie.

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