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Con l’affermarsi a livello globale di fashion blogger come Chiara Ferragni, Kylie Jenner, Kim Kardashian e molti altri, sono sempre di più le ragazze e i ragazzi che sognano di trasformare il proprio amore per la moda in un lavoro.

Poiché la maggior delle fashion blogger sono di sesso femminile (non mancano tuttavia i fashion blogger uomini, tra tutti Mariano Di Vaio) nel presente articolo si farà genericamente riferimento alla figura femminile della professione di fashion blogger.

Resta inteso che il regime di tassazione di seguito illustrato troverà applicazione anche per i fashion blogger uomini.

Chi è la fashion blogger?

I fashion blogger sono coloro che aggiornano periodicamente i loro blog online e piattaforma online (ad esempio Instagram, Twitter e TikTok) pubblicando foto e video legati al mondo della moda.

Il comun denominatore di tutte le fashion blogger sono due: un blog e la passione per la moda.

Per diventare fashion blogger non è necessario aver studiato moda o avere un’elevata formazione nel settore. Nella maggior parte dei casi è sufficiente avere un modo di vestire di tendenza ed essere aggiornati sui nuovi stili e creazioni.

Come guadagna una fashion blogger?

Le principali fonti di guardagno di una fashion blogger sono le sponsorizzazioni dei post pubblicati sui social, i banner pubblicitari e le affiliazioni commerciali.

Il guadagno di una fashion blogger è fortemente legato alla quantità di followers.

Per questo, lo scopo ultimo delle fashion blogger è quello di acquisire notorietà sui social al fine di monetizzare il più possibile attorno alla propria figura.

Infatti, solo le fashion blogger con milioni di follower riusciranno ad ottenere partnership con celebri brand di moda intenzionati ad associare la loro immagine a quella del fashion blogger, beneficiando quindi della notorietà che vanta quest’ultimo.

Quando le fashion blogger devono aprire la partita IVA?

Il primo passo per aprire e gestire un’attività in modo serio e professionale è regolarizzare la propria posizione fiscale.

Se l’attività esercitata dalle fashion blogger presenta gli elementi dell’abitualità e della professionalità (in parole semplici, l’attività viene svolta a livello professionale) i ricavi ritratti dalle fashion blogger sono qualificabili come redditi d’impresa; in caso contrario, i ricavi sono da considerarsi redditi diversi derivanti da un’attività d’impresa non esercitata abitualmente.

In particolare, nel caso in cui l’attività esercita dalle fashion blogger abbia gli elementi di abitualità e professionalità, è obbligatoria l’apertura di una partita IVA.

Ai fini dell’apertura della partita IVA è necessaria l’individuazione del codice ATECO più idoneo all’attività di fatto esercitata dalla fashion blogger. Quello che più rappresenta l’attività svolta dalla fashion blogger è il codice 73.11.02 ovvero “Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”.

I redditi percepiti, se inferiori a Euro 65.000 ed in caso di opzione al regime forfettario, saranno assoggettati a tassazione nella misura del 15% (5% per i primi 5 anni di attività). Non si è, inoltre, assoggettati all’IRAP, all’IVA e agli studi di settore.

Nel caso in cui, invece, i compensi siano superiori a Euro 65.000, questi saranno assoggettati a tassazione ai fini IRPEF, sulla base delle aliquote progressive previste nonché ai fini IVA.

In assenza degli elementi di abitualità e professionalità, i ricavi ritratti dalle fashion blogger sono da considerarsi redditi diversi (art. 67 comma 1 lett. i e l) del TUIR) derivanti da un’attività d’impresa non esercitata abitualmente e quindi saranno assoggettati pertanto a tassazione ai fini IRPEF, sulla base delle diverse aliquote progressive.

Non sarà necessario, in tal caso, l’apertura di una partita IVA.

Da ultimo si ricorda che le fashion blogger dovranno inoltre iscriversi alla Gestione commercianti INPS che prevede il pagamento in 4 rate, indipendentemente dal reddito percepito, di contributi fissi per l’anno 2020 di Euro 3.850,52.

Inoltre, in caso di redditi superiori a Euro 15.953,00 è dovuto un ulteriore contributo in misura pari a:

  • 24,09% per la quota dei redditi eccedente Euro 15.953,00 e fino a Euro 47.379,00;
  • 25,09% per la quota dei redditi eccedente Euro 47.379 e fino a Euro 78.965,00. Oltre Euro 78.965,00 non sono dovuti i contributi INPS Gestione commercianti.

Tuttavia, le fashion blogger che hanno optato per il regime forfettario di tassazione dei suoi redditi possono richiedere la riduzione del 35% dei contributi (sia quelli fissi che quelli variabili).

Sulla base di quanto sopra si può facilmente capire quanto sia importante un’attenta valutazione della presenza degli elementi di abitualità e professionalità dell’attività esercitata dalle fashion blogger ai fini dell’individuazione del corretto regime di tassazione dei ricavi e di contribuzione INPS.

Si ringrazia il Dottor Daniel Destro per la preziosa collaborazione nella redazione del presente articolo.

Pietro Cumpostu

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti si occupa prevalentemente di consulenza fiscale nazionale ed internazionale, Transfer Pricing, riorganizzazioni societarie e operazioni straordinarie.

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