Dopo aver affrontato in un precedente articolo l’importante ruolo che una holding può avere in ottica di pianificazione fiscale, nel presente articolo ci occupiamo della holding come strumento di pianificazione successoria.
Il passaggio generazionale in Italia
Secondo i dati Aidaf, l’85% delle imprese in Italia è di tipo familiare. Il 66% di queste aziende si avvale di un management costituito da componenti della famiglia (che magari non hanno le necessarie competenze) e solo 1/3 sopravvive alla terza generazione.
Un dato non trascurabile visto che le PMI familiari creano occupazione, registrano una maggiore crescita rispetto ad altri tipi di aziende ed una maggiore redditività con rapporto di indebitamento più basso.
Il passaggio generazionale, dunque, interessa non solo l’impresa familiare ma il tessuto produttivo italiano.
In assenza di una pianificazione del passaggio generazionale, spesso il capitale delle imprese viene conteso tra liti, disaccordi e dissidi degli eredi con conseguenze negative sull’operatività aziendale.
Le principali soluzioni per affrontare il passaggio generazionale sono il trust e la holding. In questo articolo concentreremo il nostro interesse sulla holding, rinviando ad un successivo articolo l’approfondimento su trust.
La questione del passaggio generazionale nelle imprese va affrontato sia dal punto di vista manageriale (interno) sia a livello di modalità di trasmissione del capitale (esterno). L’imprenditore deve focalizzare il suo interesse su un’efficace attività di gestione manageriale e non è detto che i suoi discendenti potranno essere adatti a questo delicato ruolo. Riguardo alla trasmissione del capitale agli eredi, un consulente esperto saprà suggerire i migliori strumenti per superare eventuali conflittualità nel passaggio generazionale allo scopo di assicurare una partecipazione bilanciata al patrimonio.
Trust o holding come strumento di pianificazione successoria?
Sia il trust sia la holding rappresentano valide soluzioni per la pianificazione successoria nonché per la pianificazione fiscale. L’uno non esclude l’altro, tanto che spesso vengono utilizzati insieme in quanto sono complementari e presentano funzioni in parte sovrapponibili.
Bisogna scegliere tra l’uno e l’altro strumento in base a vari fattori, tra cui aspetti fiscali e tipologie di società (di capitali o di persone, commerciali o semplici).
Trust e holding permettono di mantenere unito il patrimonio familiare, di definire regole di governance distinguendo nettamente poteri di gestione e diritto di godere del patrimonio tra gli eredi.
La holding (con o senza il supporto di un trust) è un valido strumento in grado di proteggere il patrimonio aziendale e familiare facilitando il passaggio generazionale nelle imprese.
Con il trust i beni dell’azienda vengono messi in un patrimonio separato sotto il controllo e la gestione di un soggetto esterno nell’interesse d tutti i beneficiari.
Passaggio generazionale: solo il 30% delle imprese familiari sopravvive al fondatore
Con il passaggio generazionale, il trasferimento di capitale (e responsabilità gestionale) dalla generazione presente a quella emergente dovrebbe garantire la continuità dell’impresa, la sua sopravvivenza e stabilità nell’economia del Paese.
E’ stato stimato che, nei prossimi 20 anni, il passaggio generazionale coinvolgerà almeno 400 miliardi di euro soltanto per il patrimonio mobiliare italiano. Eppure, in base a quanto riporta l’Associazione Italiana Private Banking, soltanto 1 imprenditore su 3 ha pianificato attivamente le fasi di questo passaggio.
Solo il 30% delle imprese familiari sopravvive al suo fondatore. Spesso, succede perché il ricambio generazionale coinvolge gli aspetti familiari e relazionali e non riguarda soltanto il fattore di successione economico-finanziaria dell’impresa.
Per questo motivo, è importante affidare il passaggio ad un soggetto esterno evitando l’improvvisazione che, il più delle volte, genera effetti destabilizzanti o potenzialmente distruttivi per l’azienda.
Holding come strumento di pianificazione del passaggio generazionale
La mancanza di una pianificazione successoria strategica del passaggio generazionale potrebbe rallentare o, addirittura, paralizzare l’attività aziendale.
Il ricambio generazionale è composto da una serie di fasi: parte dalla pianificazione da fare su più livelli (familiare, aziendale, extra-aziendale, finanziario).
Un’efficace pianificazione successoria tiene conto di fattori importanti come:
- Evitare di confondere ruoli ed obiettivi familiari con quelli aziendali: impresa e famiglia devono essere concepite come due attività autonome e distinte;
- Adottare un sistema di governance moderno, separando tavoli familiari e gestionali tramite la costituzione di una holding con responsabilità e ruoli distinti, costituendo un Consiglio di Amministrazione con almeno un membro esterno alla famiglia;
- Valorizzare il merito piuttosto che i legami familiari attraverso una valutazione oggettiva e imparziale di ruoli e responsabilità;
- Mettere in conto imprevisti che richiedano un’immediata disponibilità finanziaria nel periodo compreso tra selezione del successore fino al suo passaggio rendendo liquida una parte del patrimonio;
- Definire regole condivise per prevenire o ridurre eventuali conflittualità sottoscrivendo patti parasociali e prevedendo la vigilanza sul rispetto di queste regole da parte del Consiglio di Amministrazione;
- Considerare il passaggio generazionale non come un evento ma come un processo che richiede la formazione della generazione emergente e l’adeguamento dei valori aziendali al mutato contesto sociale, economico e culturale;
- Coinvolgere istituzioni o soggetti terzi, esterni alla famiglia, professionisti in grado di assicurare un approccio imparziale nell’individuare soluzioni gestionali e finanziarie e nell’ottimizzazione degli assetti societari. Un consulente esterno può favorire il dialogo tra diverse generazioni bilanciando gli interessi dei membri della famiglia.
Holding di famiglia: caratteristiche e vantaggi
In linea generale, la holding è una società che detiene partecipazioni al capitale di altre società di cui controlla la gestione indirizzandone le attività in base ad una mirata e specifica strategia di business.
La holding di famiglia è una società holding i cui soci sono membri di una famiglia o ramo familiare.
Presenta le seguenti caratteristiche:
- Il controllo della holding è concentrato nelle mani del socio fondatore (o soci fondatori);
- Il controllo unitario e diretto sulle società operative partecipate è garantito;
- L’amministrazione può essere affidata ad un soggetto esterno alla famiglia o autonomo;
- Le conflittualità tra familiari vengono affrontate all’interno della holding senza ostacolare o compromettere il lavoro delle società operative.
Creare una holding si traduce in una serie di vantaggi:
- Pianificazione successoria e semplificazione del processo di passaggio generazionale;
- Governance più snella e razionalizzazione del controllo societario;
- Attribuzione di un ruolo a ciascun membro della famiglia valorizzando le attitudini personali;
- Contenimento di eventuali conflitti che potrebbero danneggiare l’attività operativa del gruppo;
- Miglioramento della gestione finanziaria e della distribuzione degli utili;
- Tutela del patrimonio e maggiore diversificazione del rischio d’impresa;
- Vantaggi fiscali (tassazioni agevolate, regimi fiscali specifici, fruizione della PEX – participation exemption).
Il patto di famiglia e la holding
Il patto di famiglia è un contratto con il quale l’imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l’azienda (ditta individuale) o partecipazioni societarie ad uno o più discendenti in esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni.
La presenza di una holding che detiene le partecipazioni nelle società operative permette di trasferire le partecipazioni nella stessa ad uno o più discendenti (generalmente i figli) con effetto immediato e definitivo (il trasferimento non può più essere messo in discussione neanche dopo la morte dell’imprenditore, salvo alcune eccezioni espressamente indicate dalla legge di riferimento) senza il pagamento di imposte di donazione o successione.