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A partire dal 12 novembre con la pubblicazione del Decreto Antifrode (DL 157/2021), il cui testo è stato trasfuso nella Legge di Bilancio 2022, il visto di conformità è diventato obbligatorio per tutti i bonus edilizi (Superbonus, Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Sismabonus). Prima dell’11 Novembre 2022 il visto di conformità era previsto per il solo Superbonus.

In questo articolo analizzeremo cos’è il visto di conformità, chi può apporre il visto di conformità e quando è obbligatorio il visto di conformità.

Cos’è il visto di conformità?

Il Decreto Antifrode ha esteso l’obbligo del visto di conformità per gli interventi di:

  • recupero o restauro della facciata degli edifici;
  • ristrutturazione edilizia;
  • riqualificazione energetica;
  • installazione di impianti solari fotovoltaici;
  • riduzione del rischio sismico; e
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Il visto di conformità è una certificazione rilasciata dal professionista abilitato che attesta, dopo aver verificare la regolarità delle dichiarazioni e delle documentazioni prodotte per ottenere, che gli interventi edilizi effettuati siano stati effettuati nella massima regolarità, verificando la sussistenza di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente.

Il visto di conformità non deve essere confuso con l’asseverazione tecnica, con la quale si dimostra di possedere tutti i requisiti tecnici per accedere ai bonus.

A chi rivolgersi per il rilascio del visto di conformità?

I soggetti autorizzati al rilascio del visto di conformità sono:

  • i dottori commercialisti ed esperti contabili;
  • i responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF;
  • i consulenti del lavoro;
  • gli iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti;
  • i revisori legali (si tratta di una novità prevista dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022).

Questa platea di soggetti deve rispettare determinati requisiti professionali, di onorabilità e moralità per poter garantire il rispetto delle norme fiscali.

All’interno del portale dell’Agenzia delle Entrate è possibile conoscere i nominativi e gli indirizzi dei professionisti come me abilitati al rilascio del visto di conformità.

Il costo del visto di conformità è detraibile?

Come recentemente chiarito dall’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità, al pari delle attestazioni e delle asseverazioni relative agli altri interventi edilizi, possono essere detratte e quindi concorrono alla formazione da credito da cedere in caso di sconto in fattura o cessione del credito a terzi.

Quando è obbligatorio il visto di conformità?

Il visto di conformità, come anticipato, è stato esteso anche agli incentivi differenti dal Superbonus 110%, ma solo qualora il contribuente optasse per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Il visto di conformità non è necessario nel caso in cui il contribuente decidesse di detrarre la spesa sostenuta in dichiarazoine.

Il visto di conformità è obbligatorio quindi per gli interventi riguardanti l’Ecobonus 50% e 65%, il bonus ristrutturazione, il bonus facciate, l’installazione di impianti fotovoltaici o delle colonnine elettriche di ricarica, il sismabonus ed il superbonus 110%.

Il visto di conformità non è obbligatorio per il bonus verde, mobili e idrico.

Ad eccezione del bonus facciate, nel caso di cessione del credito o sconto in fattura, non è necessario il visto di conformità per gli interventi ricadenti in edilizia libera o di importo inferiore a 10.000 euro.

Nel caso di interventi rientranti nel Superbonus 110% l’apposizione del visto di conformità era già richiesta soltanto nel caso in cui si optasse per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Ora, è richiesto il visto di conformità anche nel caso di detrazione diretta in dichiarazione dei redditi.

Nel caso di tutti gli altri bonus edilizi (ristrutturazione edilizia, ecobonus, bonus facciate e sismabonus), non era precedentemente richiesto il visto di conformità. Adesso, con l’introduzione del Decreto Antifrode (e quindi la Legge di Bilancio) il visto di conformità diventa obbligatorio nel caso di sconto in fattura e nel caso di cessione del credito, escludendo il visto di conformità nel caso di diretta detrazione in dichiarazione dei redditi.

Restano ancora molti dubbi sulla nuova normativa introdotta. Ad esempio, nell’ipotesi di una successiva cessione di un credito già ricevuto per effetto dell’applicazione dello sconto in fattura, si chiede se è necessaria l’apposizione di un ulteriore visto di conformità da parte del professionista.

Pietro Cumpostu

Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti si occupa prevalentemente di consulenza fiscale nazionale ed internazionale, Transfer Pricing, riorganizzazioni societarie e operazioni straordinarie.

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